Il Carmelo Decima parte L'inizio della regola
Pubblicato da Monache Carmelitane di Ostuni in Monte del Carmelo n66 · Lunedì 09 Set 2024 · 1:45
La Regola carmelitana è la più breve fra le Regole note, è composta quasi esclusivamente di precetti biblici. Ancora oggi è ricca di ispirazione per la vita.
Le frasi iniziali della Regola mostrano il “propositum” dei primi eremiti del Monte Carmelo: «vivere nell’ossequio di Gesù Cristo e servirlo con cuore puro e totale dedizione» (Regola Carmelitana, 2).
Tale “obsequium” a Gesù Cristo, come Padrone e Signore del Luogo (la Terra Santa), secondo la tradizione medievale,
porta con sé la relazione con Maria, perché Lei è la madre di Gesù e quindi la Signora del Luogo, il cui compito è prendersi cura dei servi di suo figlio nelle loro necessità.
Questo modo di pensare ha portato come logica conseguenza la scelta del “patronato mariano” da parte degli eremiti del Monte Carmelo, esplicitata con la dedicazione della loro
prima chiesetta a Maria Madre di Dio.
La prima e più diretta conseguenza di questa scelta, conformemente agli usi medievali, è l’impegno del servizio o vassallaggio spirituale da parte dei “fratelli”
e la corrispondente protezione, attraverso la mediazione, da parte della Madre di Dio.
Nella vita carmelitana il “cristocentrismo” si riflette nella dedizione a Maria. Inoltre basta osservare la vita dei primi carmelitani per scorgere che questa scorreva fra due
poli fisici colmi di spiritualità. Infatti, all’interno delle loro celle, ogni giorno, essi meditavano in silenzio la Legge del Signore (R. C. n. 10) mentre nella cappella, costruita al centro delle celle, essi
facevano l’incontro con Gesù eucaristico ed ecclesiale.
È da questo humus iniziale che si è sviluppato, attraverso la idealizzazione delle origini mariane, un rapporto
carico di affettuosità, cordialità, tenerezza e d’intima familiarità con Maria.
Testo didascalia: Giambattista Tiepolo, Madonna del Carmelo tra i Santi, anni '30 del XVIII sec. - Pinacoteca di Brera, Milano